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Sophia Loren

Sophia e Pozzuoli

Sophia Loren racconta la sua vita


Si commuove Sophia, la diva che tutti ci invidiano, mentre rivive i ricordi che sono dietro agli oggetti esposti (l'ottanta per cento viene dalla sua cantina ed il resto dalla collezione privata di una fan bolognese) nella mostra che la celebra al Vittoriano di Roma. C'è tutta la sua vita in quelle sale: dagli abiti di scena dei suoi film più famosi, alle lettere, alle copertine delle riviste a lei dedicate, ai dischi che incise per le colonne sonore di Trovajoli e non ultimi i due Oscar che si elevano in tutta la loro maestosità tra una serie sterminata di premi. Quasi quattromila pezzi a testimoniare non una vita ma a magnificare lei stessa come “opera d’arte”, proprio come la definì Totò in Miseria e Nobiltà.Così la Loren e il suo mondo diventano oggetto di culto per tutti coloro che amano quest'icona cinematografica di rara grandezza, diventata tale grazie all’arguzia di Vittorio De Sica che la crebbe cinematograficamente fino a trasformarla nella Ciociara e nella capacità di suo marito Carlo Ponti di esportare il suo talento all’estero. E in America girò con i più grandi registi e attori legandosi a tutti loro (l’amicizia con Cary Grant è storia nota) di una simpatia tutta partenopea. Una donna che ha incarnato la sensualità mediterranea senza cadere mai nelle facili spire della volgarità. Come ha reagito alla notizia che sarebbe stata allestita una mostra su di lei? Ne sono rimasta meravigliata. Una cosa del genere mi rende davvero orgogliosa anche perché si tratta di rendere giustizia a cinquanta anni di carriera. Ma, a conti fatti, mi merito tutto questo?E' soddisfatta dell’allestimento? Si, confesso che ero molto emozionata. Vedere tutte quelle fotografie, le copertine dei giornali e tutte quelle cose del mio passato mi hanno fatta commuovere. Ho cercato di trattenere l’emozione mentre giravo tra quelle cose un po’ persa nei miei pensieri. Quando sono tornata a casa ho finalmente pianto. In un momento mi sono ricordata tutto….Dove conserva tutto il materiale esposto in mostra?La roba la tengo in certi armadi lontani dalla polvere. Poi ci sono delle cantine i cui tengo un sacco di roba piegata come se fosse nuova. Sono molto perfezionista quindi tutto si è conservato perfettamente.Tra gli abiti di scena qual è quello che le è più piaciuto indossare?La vestaglietta de Una Giornata Particolare. Un abito semplice indossato da una donna semplice perché non ho dimenticato le mie radici ed il popolo da cui provengo.La mostra potrebbe essere un preludio ad una sua biografia?Ne sono state scritte tante. Ma l’idea della mostra è una cosa differente. Lo scopo finale era quello di prendere una ragazzina di Pozzuoli che contro tutte le avversità, la povertà e la fame, piano piano è diventata una donna, una attrice un’icona nel mondo.E’ vero che ha lasciato Pozzuoli per venire a recitare a Roma in teatro?Non ho mai fatto teatro perché mi ha fatto sempre paura. Ho lasciato Pozzuoli a quindici anni assieme a mia madre per fare dei provini. Volevo fare l’attrice a tutti i costi. Poi c’è stato il concorso di Miss Italia. Non l’ho vinto anche se ho vinto la fascia di Miss Sorriso. Da li ho cominciato a muovere i primi passi nel cinema. Ho fatto di tutto, compreso una comparsata su Quo Vadis?




Sophia e Pozzuoli.... la diva che tutti ci invidiano

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Sophia Loren ritorna a Pozzuoli,
"Città del cuore"

E' tornata dopo 22 anni nella sua città, Pozzuoli, che le ha offerto le sue chiavi e la cittadinanza onoraria, riaccogliendola con gli onori di una diva, che non ha però mai dimenticato le sue radici.
Sophia Loren, 70 anni, al secolo Sofia Scicolone, si è commossa piu volte durante la cerimonia di oggi nella città puteolana, sostenuta dagli applausi dei tanti compaesani venuti a salutarla.
"
Pozzuoli è nel mio cuore", ha detto l'attrice simbolo del cinema italiano all'estero, riconoscendo di dovere a "Pozzuoli il mio modo di essere, di fare. E' una città radice di sentimenti, della mia grande istintività spontanea ... Mi ha permesso di realizzarmi come donna, prima che come artista".
Nella sala del consiglio comunale, in cui è stata omaggiata delle chiavi simboliche della città, la Loren ha dovuto piu volte interrompere il discorso per trattenere le lacrime, di fronte alle istituzioni locali e regionali, ma anche a tanti cittadini comuni.
"E' una giornata molto particolare, che tocca la mia vita e rimarra per sempre nel mio cuore", ha detto Sofia, ricordando l'indimenticabile film di Ettore Scola che interpreto al fianco di Marcello Mastroianni.
Premio Oscar nel '60 con "La Ciociara" di Vittorio De Sica e una brillante carriera al fianco delle star di Hollywood, la Loren ha spesso ricordato l'infanzia difficile trascorsa a
Pozzuoli, dove -- come disse una volta -- ebbe il privilegio di nascere "saggia e povera". E fu proprio con indimenticabili personaggi di popolana bella e sfrontata, come in "Carosello napoletano" e "L'oro di Napoli", che si conquisto la fama.
"Conservo in me tutte le sensazione del mare, del sole e della musica e del ... dolce dialetto", ha detto oggi, ricordando le sue origini.
Per questo, stamane ha scelto di arrivare in auto da Napoli e ripercorrere tutta la costa fino a
Pozzuoli, per poi fermarsi davanti a un palazzo rosso dove -- ha raccontato -- alla fine della Seconda Guerra Mondiale mangi il suo primo "porridge" dopo mesi di stenti.
Con la fascia celeste dono della città in risalto sul tailleur bianco, Sofia pranzerà all'accademia aeronautica di
Pozzuoli, per poi ritornare in serata -- e questa volta dal mare -- per il vero e proprio bagno di folla.
Sarà dedicata a lei questa sera la cerimonia di consegna del premio "Civitas" di Pozzuoli, riservato a chi fa lustro del nome della città nel mondo.



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